Mercoledì 4 dicembre alle
ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, primo incontro del mese
per il Caffè letterario di Lugo con lo scrittore veneziano Andrea Molesini che
presenterà il suo ultimo romanzo “La primavera del lupo” edito da Sellerio. A
introdurre la serata che si concluderà con il consueto brindisi finale offerto
a tutti i presenti, sarà la curatrice di Caffè Letterario Patrizia Randi.
"Dario ha le orecchie
a sventola e quindi non può avere ucciso Gesù". E la voce esilarante e
appassionata di Pietro, un bambino di dieci anni, orfano, che racconta la
storia. Tutto comincia nel convento di San Francesco del Deserto, una piccola
isola al centro della laguna di Venezia, nel marzo del 1945. Da questo rifugio
sicuro, all'improvviso, un gruppo di persone diversissime fra loro è costretto
a scappare: due bambini di opposta indole ed educazione, Pietro e il suo amico
Dario, "che sa i numeri" e si tiene le parole dentro, "dove non
fanno danno"; le due anziane sorelle Jesi, Maurizia e Ada; una giovane
suora, bella e dai modi sospetti, che scrive un diario schietto, e che si
alterna nel racconto con la voce di Pietro. Braccato dai nazisti, il gruppo è
aiutato da un pescatore "che vive come un gabbiano" e da un frate
energico "che è come un sasso grande" nella corrente. Nei risvolti
tragici dell'avventura si unisce ai fuggiaschi un disertore tedesco, che
custodisce un segreto pericoloso: il suo agire brusco e terribile cambierà il
destino di tutti. Sotto lune immense, attraverso boschi bui e casolari
diroccati, si svolge l'inseguimento, tra colpi di scena e incontri con
partigiani e fascisti disorientati: uomini e luoghi carichi di diffidenza e di
terrore, ma dove una traccia di bontà, di tanto in tanto, a dispetto di tutto,
riesce a sopravvivere. La storia di Pietro e di Dario è una fuga dalla guerra e
dal suo linguaggio torbido e ottuso, dalla violenza che tutto contamina.
Andrea Molesini vive a
Venezia, dove è nato. Insegna Letterature comparate all'Università di Padova.
Con il romanzo "Non tutti i bastardi sono di Vienna" (Sellerio 2010),
in corso di traduzione nei paesi di lingua inglese, francese, tedesca,
spagnola, olandese, norvegese, slovena, danese e ungherese, nel 2011 ha vinto
il Premio Campiello, il Premio Comisso, il Premio Città di Cuneo Primo Romanzo,
il Premio Latisana. Proprio per presentare questo libro è stato ospite del
nostro Caffè Letterario nella scorsa stagione.
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