Un omaggio dovuto a un grande bagnacavallese del secolo
scorso. Questo in sintesi il significato della serata di ieri sera che il Caffè
Letterario di Lugo ha dedicato allo scrittore, giornalista, pittore ed editore
Leo Longanesi. Protagonista della serata è stato il ventitreenne Francesco Giubilei, il più giovane editore
italiano (ha fondato e dirige due case editrici, Historica e Giubilei Regnani),
che dopo le prime prove letterarie ha studiato e approfondito la figura di Leo
Longanesi, pubblicando il suo nuovo libro “Leo Longanesi. Il borghese
conservatore” (Odoya, pp.198, euro 18). Un’opera di divulgazione intelligente,
che evitando leggerezze e superficialità, racconta la vita di una figura così
controversa come quella di Longanesi.
“Se cerco l’Italia io la ritrovo soltanto là, nelle vie di
Lugo: forse l’Italia è soltanto un ricordo dell’infanzia, un sentimento legato
a vecchie cose, a uomini seppelliti, a idee ricevute: forse la patria è rimasta
fra quei vecchi grigi cortili, fra le botti muschiose della Cantina Sociale,
con le illusioni di un tempo, con le voci dei grigi cortili: forse la patria è
rimasta attaccata al naso violetto della zia Iride.”
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