Gli incontri di Caffè Letterario riprendono dopo la pausa pasquale mercoledì 11 aprile, alle ore 21.00 nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro con la scrittrice padovana Antonia Arslan che presenterà il suo ultimo romanzo “Il libro di Mush” edito da Skira pochi mesi or sono. A introdurre questa serata che vede il ritorno della Arslan a Caffè Letteraio dopo la presentazione nell’ottobre del 2006 del suo libro più famoso “La massseria delle allodole” sarà Anna Folli, docente di Letterature moderna e contemporanea all’Università di Ferrara, anche lei già nostra gradita ospite nella stagione scorsa quando presentò a Lugo “Amore lontano”, l’epistolario, in gran parte inedito, della scrittrice sarda Maria Grazia Deledda. A fine serata come d’abitudine, consueto brindisi per tutti i presenti con i vini in degustazione.
In una tiepida notte di fine giugno del 1915, cinque fuggiaschi si allontanano dalle rovine del loro paese nella valle di Mush, distrutto dai turchi della terza armata con i suoi abitanti e le millenarie tradizioni del popolo armeno. Hanno perso tutto, casa e famiglia, ma hanno fortunosamente recuperato un tesoro di inestimabile valore e sono determinati a portarlo in salvo ad ogni costo. Questa è l’ultima storia dell’antichissimo Libro di Mush.
“Eleni tiene il pesante involto con entrambe le mani, attenta custode. Sembra convinta, superstiziosamente, che il Libro sarà un talismano per tutti loro, e che devono restare insieme. C’è una ragione, se è arrivato nelle loro mani: vuol dire che gli Angeli che lo vegliavano hanno deciso di consegnarlo non a saggi sacerdoti, quelli che lo toccavano “con mani immacolate”, ma proprio a loro, a questa compagnia piccola di tre donne, un bambino e un uomo riuniti per caso fra le macerie del monastero e in fuga verso le montagne. E così sono tutti d’accordo. ‘Il Libro verrà con noi, lo porteremo a turno. Ma prima di tutto giuriamo che lo difenderemo con la vita da ogni insulto e profanazione.’”
Antonia Arslan, scrittrice e saggista di origine armena, ha insegnato per molti anni Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Ha ritrovato le sue radici traducendo la poesia di Daniel Varujan (Il canto del pane, 1992). Ha pubblicato nel 2004 il bestseller La masseria delle allodole (tradotto in tutto il mondo e portato sullo schermo dai fratelli Taviani nel 2007), seguito da La strada di Smirne (2009). Nel 2010 è uscito Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio, nel 2011 Il cortile dei girasoli parlanti.
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