Mercoledì 4 febbraio alle ore 21.00 nella Sala Conferenze
dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo la narrativa torna protagonista al Caffè
Letterario di Lugo con lo scrittore romano Leonardo Colombati che presenterà il
suo ultimo romanzo “1960” edito da Mondadori. La serata, che si concluderà come
d’abitudine con il consueto brindisi offerto a tutti i presenti, sarà
introdotta da Patrizia Randi, curatrice della nostra rassegna letteraria.
È il 25 agosto 1960. A Roma è in pieno svolgimento la
cerimonia d'apertura della XVII Olimpiade: quella destinata a essere ricordata
per Cassius Clay e Livio Berruti, Wilma Rudolph e Abebe Bikila. Sotto gli occhi
dei capi di Stato di tutto il mondo, nel nuovo stadio sfilano gli atleti:
"intere generazioni di estati hanno atteso compiacenti l'arrivo di quella
divina policromia". Ma in quegli stessi giorni, non sono solo le delicate
questioni di politica internazionale – che ogni Olimpiade si porta dietro – a
preoccupare i Servizi segreti italiani: si è infatti diffusa sempre più insistente
la voce che sia in preparazione un colpo di Stato che dovrebbe prendere le
mosse dal rapimento del presidente della Repubblica, Gronchi. Per le indagini
del caso, il generale De Lorenzo attiva uno dei suoi uomini migliori, il
tenente colonnello Agostino Savio, distaccato presso la compagnia telefonica
con il compito di intercettare le chiamate del maggiore Meneguzzer, anche lui
agente del SIFAR, probabilmente coinvolto nel tentativo di golpe. Agostino si
servirà a sua volta di un impiegato della compagnia telefonica, Gianni Negri,
inconsapevole "spia" a cui è stato ufficialmente demandato il compito
di intercettare e interpretare i bisogni di una nuova e interessantissima
categoria di potenziali consumatori: i giovani. Tra questi – guarda caso – c'è
anche Olimpia, figlia del maggiore Meneguzzer, adolescente incantatrice,
intorno al cui fascino ruotano tutti i protagonisti del romanzo.
Una perfetta
ricostruzione storica e la capacità quasi cinematografica di restituire la
realtà del passato attraverso un filtro che la rende vicinissima si uniscono in
queste pagine a una vivacissima invenzione romanzesca e a un afflato epico,
facendo di 1960 il grande affresco di un'epoca e al tempo stesso un thriller
incalzante e terribile. Contaminando i personaggi reali (su tutti lo scrittore
John Fante, giunto in città per scrivere una sceneggiatura per De Laurentiis e
invischiato suo malgrado in una vicenda di spionaggio) con quelli, non meno
autentici, di finzione (porporati e diplomatici, attricette e principesse russe,
spie e voyeur, incalliti torturatori e misteriosi "grandi vecchi"),
Colombati costruisce un vasto organismo narrativo che dà vita a uno
straordinario omaggio a Roma, città "nera" e vischiosa ma anche di
struggente bellezza, al culmine del boom economico e della dolce vita.
Leonardo Colombati è nato nel 1970 a Roma. Ha pubblicato i
romanzi Perceber (Fandango 2010), Rio (Rizzoli 2007) e Il re
(Mondadori 2009). Ha curato i volumi Bruce Springsteen: Come un killer sotto il sole. Il Grande Romanzo Americano (Sironi
2007) e La canzone italiana 1861-2011.
Storia e testi (Mondadori 2010). È redattore della rivista "Nuovi
Argomenti" e ha scritto per diverse testate, tra cui "Corriere della
Sera", "Il Giornale" e "Vanity Fair". Collabora a
"IL", mensile de "Il Sole-24 Ore".
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