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giovedì 25 febbraio 2010

"Corpo vile e corpo santo" di IVANO NANNI

Sull'incontro con GIULIO MOZZI di martedì 23 febbraio Non è vero che ognuno la pensa come vuole, sono pochi quelli che pensano e in genere quelli che pensano non sono opinion leader, parafrasando la celebre battuta di Orson Welles – gli italiani sono tutti attori e i peggiori stanno in palcoscenico- penso che sono molti i pensatori occulti e i migliori non scrivono nemmeno. Si tengono alla larga dallo sbracamento giornalistico, lungi da loro i salotti, non si dimenano in aggrovigliati dibattiti, non fanno siparietti di varietà televisiva, sono lontani anni luce dalla provocazione. In Italia le notizie raccontate e approfondite sono rarissime, bisogna immergersi a profondità abissali per trovarle con il rischio di farsi scoppiare i polmoni, però è necessario perché in superficie galleggiano solo rottami, melme oleose, alghe morte, rifiuti oganici, che solo avvicinarsi a tutta quella immondizia c'e da prendersi un'ameba paralizzante i centri nervosi. Lo spandimento di liquami è frutto di una meditata strategia, l'ignoranza è un bene per la politica, si deve capire nulla di quello che accade e se trapela qualcosa deve essere il più confuso possibile. Non c'è da aspettarsi niente di meno, anzi il trend è in crescita, l'azienda -indifferenza e ignoranza- è l'unica che produce utili al corpo vile della politica e al corpo santo della chiesa. C'è un problema reale che interessa la coscienza e la politica. Il problema è il testamento biologico, se ne è parlato e se ne parla a intermittenza. Ora le comunicazioni sono interrotte, i dibattiti sono roba vecchia, la gente non deve capire cosa succede al mercato, deve solo pagare e tacere. Gli opinion leader, laici, semilaici, premier, contropremier, uomini ombra, ombre vere, ombre rosse, eminenze canute, cattolici di destra, cattolici di sinistra, alti prelati, funzionari d'ambasciata della Santa Sede, radicali, chic e non, vegetariani ed eolici, nuclearisti e atomizzati, si sono sbracciati a dire che non si può fare questo e si puo fare quest'altro, fino a qui arriva la politica ma oltre non si può andare, c'è la coscienza di ognuno, e oltre ancora c'è la chiesa e la sua opinione sulla vita e la morte, e oltre ancora Dio, la cui opinione attendiamo con fiducia per mettere fine a tutti i dubbi. L'atteggiamento mercantile è una priorità, il vaticano fa suonare le trombe dell'apocalisse, mette sul chi va là gli svizzeri con i pantaloni alla zuava, il mondo, sull'orlo dell'abisso perché ha perso i valori cristiani, è una farsa che continua dopo la pubblicità. Il dramma di chi ha preso una decisione giusta o sbagliata, è annichilita dalla confusione, non c'è pietà per le persone sofferenti da decenni, con famiglie distrutte da anni di lacrime; non ci sono mai informazioni vere, solo notizie urlate in un crescendo di emotività che passa per tutti gli orifizi mediatici, fa il pieno di audience, poi getta tutto nella discarica degli scandali come un rottame giornalistico. A preparare questo brodino esausto in cucina ci stanno un po' tutti, illustri cuochi di grandi testate di cazzo giornalistiche, primierati in carica e discarica, funzionari dell'anima con zucchetto cardinalizio, parrucconi di infimo grado, tutti a urlare che la pietanza è pronta, i camerieri corrono in sala, la gente ha fame di panzane condite, il sipario si chiude sul primo articolo della costituzione così mutato: L'Italia è una repubblica fondata sulla truffa e la sovranità appartiene al papa. Applausi. di Ivano Nanni

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