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giovedì 18 aprile 2013

Venerdì 19 aprile - Lo storico MIMMO FRANZINELLI a Caffè Letterario


Venerdì 19 aprile, alle ore 21.00, nel Salone Estense della Rocca di Lugo, nuovo appuntamento con la Storia per Caffè Letterario con lo storico bresciano Mimmo Franzinelli e il suo ultimo saggio “Il prigioniero di Salò” edito da Mondadori nel 2012. A introdurre la serata saranno il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi e lo storico ravennate Paolo Cavassini. 
La tragica avventura della Repubblica di Salò è stata fra le più pesantemente colpite dalle semplificazioni ideologiche. Tanto le versioni dei vincitori quanto quelle dei vinti hanno trascurato, e mistificato, la realtà storica a favore dell'esaltazione di amor di patria, sentimento nazionale, passione civile e - da ultimo - consacrazione eroica delle vittime. Mimmo Franzinelli si lascia alle spalle queste logiche e sulla base di fonti inedite o sinora trascurate descrive la tentata resurrezione del fascismo nel settembre 1943 e i successivi sviluppi fino all'aprile 1945. Gli scritti di Mussolini, i rapporti di Kappler per Hitler, le carte di Claretta Petacci, i notiziari della Guardia nazionale repubblicana, le note della Segreteria particolare del duce rivelano una storia inedita di equilibri estremamente instabili, dove Mussolini, inseguendo il sogno di una rinascita improbabile - anche sul piano personale -, svolge comunque un ruolo da protagonista nella guerra civile innescata dalla costituzione della RSI e dall'insediamento del suo quartier generale sul lago di Garda. Consapevole di essere ostaggio dei nazisti, il vecchio dittatore, esautorato dai tedeschi, criticato dai suoi stessi colonnelli e lontano dal suo popolo, è costretto in un microcosmo di sopravvissuti dove unico referente resta Claretta, la giovane amante, e obiettivo primario - ossessivamente quanto vanamente perseguito - è spostare la sede di governo lontano da Salò.
Mimmo Franzinelli è nato a Cedegolo, piccolo centro della Valcamonica il 26 aprile 1954.
Laureatosi in Scienze Politiche (indirizzo storico) a Padova nel 1979, si è dedicato alla ricerca storica centrando il suo interesse sul periodo fascista. Nel 1991 riceve il 2º Premio Acqui storia per l'opera "Il riarmo dello spirito", nel 2000 è insignito del Premio Viareggio per il volume "I tentacoli dell'Ovra".
Il 5 dicembre 2002 gli viene conferito l'11º Premio internazionale "Ignazio Silone". Nel 2003 ottiene il Premio Benedetto Croce per il libro “Squadristi”, nel 2006 il Premio Basilicata per “L'amnistia Togliatti” e nel 2009 il Premio città di Saluzzo "Walter Botto - Enrico Rossi" per "La sottile linea nera".
Fa parte del consiglio d'amministrazione della Fondazione "Ernesto Rossi - Gaetano Salvemini" di Firenze e del Circolo culturale "Guglielmo Ghislandi" di Breno (Bs).

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